Triennale Internazionale del Movimento Artistico Culturale “Esasperatismo Logos & Bidone”
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La Terza Triennale del Movimento Artistico fondato a Napoli nel 2000 da Adolfo Giuliani, ospita 110 artisti. Una risposta alla constatazione del grado di esasperazione raggiunto dal vivere quotidiano, dalla natura violentata, dalla scienza incontrollata, dall’arte non piu’ fruibile.
Sarà la prestigiosa sede di Castel Dell’Ovo ad ospitare dal 5 febbraio al 3 marzo 2011 la Terza Triennale Internazionale del Movimento Artistico Culturale “Esasperatismo Logos & Bidone” fondato a Napoli nel 2000 dal Professor Adolfo Giuliani. Saranno centodieci gli artisti partecipanti ad una rassegna giunta alla sua terza edizione dopo i due precedenti appuntamenti svoltisi nel 2004 presso la Casina Pompeiana e nel 2007 sempre a Castel dell’Ovo, a Napoli.
L’evento sarà inaugurato dall’Assessore alla Cultura del Comune di Napoli Dott. Nicola Oddati. Saranno presenti i tre Bidoni d’Oro alla Cultura: il Maestro Roberto De Simone (Regista teatrale, compositore e musicologo); la Prof.ssa Clementina Gily (Docente di estetica – Educazione all’immagine Università Federico II); l’Avv. Gerardo Marotta (Presidente e fondatore dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli)
Il Movimento atistico
L’ “Esasperatismo”, il cui simbolo è il bidone, nasce dalla constatazione del grado di esasperazione raggiunto: dal vivere quotidiano; dalla natura violentata; dalla scienza incontrollata; dall’arte non più fruibile. “Il Movimento – dichiara il fondatore Adolfo Giuliani – spera, con questa Terza Triennale, di aggregare maggiori energie e aggiungere nuovi consensi per la riconquista dei valori perduti, quelli che ci indurranno ad essere più poveri materialmente, ma che ci consentiranno di essere più ricchi moralmente e spiritualmente e di dare maggiore sicurezza e serenità alle future generazioni.”
Con la nascita dell’Esasperatismo si è assistito al ritorno dell’arte come messaggio, una funzione dalla quale un Movimento culturale fondato su una serie di ben determinati principi non può prescindere per non ridurre la partecipazione degli artisti aderenti ad un effimero esercizio estetico. Attraverso il Manifesto del maggio del 2000 sono stati indicati, per grandi linee, anche i contenuti di questo messaggio perché fossero proprio gli artisti a raccoglierlo per primi, ad interpretarlo secondo la propria esperienza, e ad inoltrarlo nella varietà di forme espressive che solo l’affascinante universo dell’arte può garantire. Merito del Movimento è stato senz’altro di aver stimolato gli ambienti artistici a confrontarsi in un interessante dibattito culturale intorno a delle tematiche di globale interesse